Parliamoci di brutto: nessuno si sveglia la mattina pensando: “Wow, non vedo l’ora di discutere con qualcuno oggi!”.
Però, paradossalmente, proprio quei conflitti che cerchiamo disperatamente di evitare possono essere la chiave per creare relazioni più autentiche, solide e profonde.
La verità è che i conflitti sono inevitabili, umani, quotidiani. Accadono continuamente: con amici, familiari, colleghi e persino con noi stessi (a volte siamo davvero bravissimi a complicarci la vita da soli). La vera differenza non la fa il conflitto in sé, ma come lo gestiamo. Possiamo viverlo come un fastidio da evitare, una guerra aperta o, al contrario, come un’opportunità preziosa per migliorare la nostra relazione, farla evolvere e allineare a ciò che siamo oggi, comprendere meglio ciò che conta davvero.
Da conflict coach, sento spesso dire: “Ma io non voglio litigare!”. Tranquilli, nemmeno per me è sempre un pensiero facile da esplorare! Il lavoro che possiamo fare insieme è capire come navigare il conflitto senza cadere nella trappola delle emozioni incontrollate, delle accuse infinite o delle chiusure totali.
Sul blog di Parliamoci di brutto puoi trovare spunti di mindset e strumenti concreti per navigare con lucidità i tuoi momenti difficili, trasformandoli in conversazioni costruttive. Perché imparare a litigare significa iniziare a comunicare in modo aperto, onesto, empatico…superando la paura del confronto o l’istinto a voler prevalere sulle ragioni dell’altra persona.
E se la prossima discussione fosse l’occasione per connettersi più in profondità, anziché l’ennesimo attacco di gastrite per una frase detta male?
Pensaci. Perché, a volte, litigare bene è la miglior cosa che possiamo fare per noi stessi e per le nostre relazioni.
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